Assemblea annuale Confesercenti a Roma: scelte decisive su spesa, fisco, crescita

“L'Italia non riesce a trovare adeguate risposte alla crisi: sarebbe necessaria una scossa che non può arrivare da un ulteriore aumento della pressione fiscale. Servirebbe invece una spallata alla spesa pubblica. E' quanto ha affermato il Presidente della Confesercenti, Marco Venturi, in uno dei passaggi salienti della sua relazione in occasione dell’Assemblea Annuale dell'Associazione. Molti i temi trattati: da un fisco troppo oneroso per famiglie ed imprese alla crisi di credito. Durante l’Assemblea è stata lanciata l’iniziativa “Parlaimpresa” dedicata agli imprenditori in difficoltà. “L'analisi della situazione non è certo rosea: davanti a noi c'è un futuro che non riesce ad assumere forma - ha sottolineato Venturi -. "Quello che è certo è che con un prelievo fiscale molto elevato, un debito che continua a rappresentare il 120% della ricchezza prodotta e una dinamica del Pil che, da decenni, è la più bassa di tutti i principali partners europei, sarebbe necessaria una scossa di ben altre proporzioni e di diversa qualità, rispetto alla solita solfa fiscale. La scelta di puntare pesantemente sull'aumento dell'Iva e la volontà di stressare la pressione fiscale, con l'intento di mettere al riparo il nostro Paese dalla speculazione e dalla sfiducia - ha ribadito Venturi - rischia di produrre l'effetto opposto. Con le spallate non si governa un Paese già in affanno e non lo si tiene unito scaricando 680 euro all'anno su ogni famiglia con inevitabili effetti sui consumi, sulle imprese e sulla crescita economica". "Le riforme - secondo il Presidente della Confesercenti - potrebbero essere, infatti, vanificate da aspettative restrittive e di decrescita dalla mazzata fiscale e dalla continua perdita di posti di lavoro. Le spallate, invece, andrebbero date ad una spesa pubblica senza freni". “E proprio parlando della spesa, Venturi ha espresso apprezzamento per la spending review”. "L'annunciato intervento del Governo sulla spesa - ha commentato Venturi - segna un passo in avanti rispetto ad un'azione finora orientata quasi esclusivamente sul fronte fiscale". Insomma, un passo nella direzione giusta che non è, però, sufficiente. "Servono risorse, tante risorse da mettere in campo per lo sviluppo, ma a queste esigenze non si risponde solo con la revisione della spesa corrente: occorre scavare a fondo d'ovunque si spreca". “Ma il tempo che abbiamo a disposizione è poco: la malattia del nostro Paese è grave e si è anche incancrenita, ma proprio questo ci deve indurre a fare, ad accelerare la cura, con determinazione, ma anche con cautela per evitare che la medicina ammazzi il malato". Infine, riguardo, alla riforma del mercato del lavoro, Venturi ha ricordato che il nostro Paese ha il non invidiabile record del costo del lavoro più alto d'Europa: "nella lunga trattativa sulla riforma - ha ricordato - abbiamo sottolineato la necessità di ripensare questo record e di non insistere su ulteriori aumenti di costi, di rigidità e di appesantimenti burocratici". “E nel dare atto al Ministro del Welfare, Elsa Fornero, e al Parlamento di aver contribuito in maniera significativa a migliorare il progetto di riforma", Venturi ha chiesto una maggiore attenzione verso le imprese: non potete continuare a chiederci di aumentare i nostri oneri previdenziali e contributivi e, quando paghiamo di più, fare finta di niente". Durante l’Assemblea è stata lanciata l’iniziativa “Parlaimpresa” dedicata agli imprenditori in difficoltà.

 

Leggi la relazione del Presidente Nazionale Confesercenti Marco Venturi
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Il messaggio del Presidente della Repubblica

 

Il ruolo delle Associazioni imprenditoriali che rappresentano il mondo delle piccole e medie imprese assume un forte rilievo in presenza di una crisi generale che mette a dura prova la tenuta di un settore produttivo il cui apporto alla ripresa dell'economia e dell'occupazione resta insostituibile.
In questo contesto, l'annuale Assemblea di Confesercenti costituirà un momento di verifica e di confronto dal quale potranno venire significative riflessioni ed utili indicazioni sugli interventi necessari per aiutare le imprese a superare l'attuale fase negativa e per favorire il ristabilirsi di una prospettiva di crescita.
In questo spirito, rivolgo a lei, gentile Presidente, ai partecipanti all'Assemblea e a tutti gli Associati un sentito augurio di buon lavoro.

 


 

Intervento del Vice Ministro Prof. Vittorio Grilli: ragionevolezza e decisioni su debiti P.A.

 

Gentile Presidente,

la ringrazio per l’invito, mi scuso per non aver potuto partecipare di persona, ma una riunione di coordinamento europeo imprevista e a seguire un Consiglio dei Ministri anticipato in via straordinaria ad oggi non mi hanno permesso di essere presente.
I temi oggetto dell’Assemblea sono di estrema importanza per il futuro della nostra economia. In considerazione del delicato momento che sta attraversando il Paese, molto del nostro futuro dipenderà dal successo nel come li affronteremo.
In questi primi mesi, l’esecutivo si è cimentato con sfide molto impegnative. L’Agenda di Governo è stata fitta e alcuni dei nodi chiave sono stati affrontati finalmente con decisione.
Nell’ambito delle priorità che hanno ispirato l’azione di Governo, i temi di cui avrei parlato oggi - risanamento, crescita e afflusso di liquidità alle imprese - costituiscono tre dei punti principali della strategia di rilancio.
Le prime due aree di intervento sono state approcciate in modo congiunto essendo due facce della medesima medaglia. Il rigore di bilancio infatti non va interpretato come un obiettivo in sé, ma è uno strumento. Una precondizione per la crescita economica.
Vista la situazione economica di partenza del Paese, abbiamo dovuto soddisfare contemporaneamente esigenze emergenziali e riforme strutturali di risanamento e indirizzate alla crescita nel medio-lungo termine.
L’idea prospettica alla base dell’azione di Governo è stata quella di varare misure aventi come visione quella di riportare l’Italia nel corso dei prossimi 10 anni ad allinearsi in termini di competitività ai sistemi industriali dei principali Stati membri dell’Unione.
In questa prospettiva, i pacchetti “Salva Italia”, “Cresci Italia”, "Semplifica Italia” e quello delle “semplificazioni fiscali” hanno inteso incidere in modo radicale nel sistema economico nazionale. È rassicurante notare come i partner europei abbiano espresso più volte apprezzamento per le azioni intraprese e per il loro impatto strutturale di lungo periodo.
Sono provvedimenti che, tra l’altro, hanno stimolato l’emersione della base imponibile e la trasparenza e potenziato i controlli al fine di combattere l’evasione fiscale. Questo tema è centrale nell’azione di Governo perché solo con il recupero di una parte consistente di quel 15-20 per cento di economia che sfugge alla tassazione si potrà considerare il percorso di risanamento concluso. Ed è solo con il recupero di questa parte di gettito che si potrà seriamente ridurre la pressione fiscale sugli onesti.
Sotto il profilo della crescita, l’assunto di base è stato focalizzarsi sui quei vincoli che storicamente hanno impedito al sistema-Italia di dispiegare pienamente il proprio potenziale.
Tra gli altri interventi, è stato rifinanziato il Fondo Centrale di Garanzia, è stato introdotto l’Aiuto alla Crescita Economica per stimolare la patrimonializzazione delle aziende, sono state eliminate le restrizioni alla concorrenza nelle professioni regolamentate, è stata istituita la società a responsabilità limitata semplificata, è stata promossa la concorrenza nei settori del trasporto e dell’energia e sono state introdotte molte semplificazioni burocratiche.
Crediamo che queste riforme - se implementate pienamente - potranno generare un impatto positivo apprezzabile in termini di PIL.
Infine, ringrazio il Presidente Venturi per lo sforzo e la collaborazione su un tema che è per Voi estremamente rilevante e sul quale si sono concentrati i miei sforzi, anche personali, nelle scorse settimane.
Credo sia stato affrontato con decisione e ragionevolezza il problema dei ritardati pagamenti della PA. È stato in proposito varato un pacchetto di interventi costituito da due decreti sulla certificazione, uno sulle compensazioni fiscali e uno prevedente la garanzia diretta del Fondo Centrale di Garanzia sulle anticipazioni dei crediti verso la PA.
Il menù intende veicolare liquidità alle imprese con il supporto del sistema bancario o attraverso compensazioni di crediti/ debiti nei confronti della PA. Anche per rispondere alle sollecitazioni delle Associazioni imprenditoriali, è stato compiuto un ulteriore passo che ha esteso la disciplina appena attuata anche alla certificazione dei crediti verso le regioni sottoposte a piani di rientro in campo sanitario, precedentemente escluse dal perimetro in base alle norme precedenti.
Ritengo che in questi mesi, pur tra le ovvie difficoltà quotidiane, si siano compiuti passi importanti, forse non ancora sufficienti, ma che hanno definito la direzione di marcia.
Tuttavia, comprendo le difficoltà che le centinaia di migliaia di imprese, soprattutto di dimensioni ridotte, stanno attraversando nei settori del commercio, del turismo, dei servizi e dell’artigianato.
Continueremo nel nostro tentativo di provare a rilanciare il nostro Paese: per tradurre in realtà tale ambizione abbiamo necessità del supporto di tutti sia nella fase di ideazione che in quella di implementazione.
Sono certo che le imprenditrici e gli imprenditori del sistema Confesercenti sapranno fare come sempre la loro parte.

 


 

L'intervento del Ministro Piero Gnudi: entro fine anno piano nazionale

 

Il Governo presentera' ''a fine anno'' un piano turistico nazionale per il rilancio del settore, finora considerato ''la Cenerentola dell'economia''. Lo ha annunciato il Ministro del Turismo, Piero Gnudi, all'Assemblea di Confesercenti. ''Dobbiamo avere una politica del turismo per l'intero Paese'',ha detto, abbandonando la logica della promozione delle singole Regioni. ''Oggi che i flussi turistici vengono da zone in cui a malapena si conosce l'Italia, dobbiamo promuovere il 'marchio Italia' se non il 'marchio Europa'''.
Le potenzialita' del settore per la crescita, secondo il Ministro Gnudi, sono ''enormi''. ''Se avessimo investito un decimo di quanto abbiamo investito nel Sud nel turismo, la situazione sarebbe oggi molto diversa'', ha osservato Gnudi, che ha poi citato l'esempio della ''Spagna del Sud, che e' cambiata enormemente'' grazie allo sviluppo turistico''.
Il piano nazionale sara' incentrato ''non solo sulla promozione ma anche sulla formazione'', secondo il Ministro, e' ''un programma complesso che non si fa in un anno ma forse in dieci'', ha aggiunto. ''Nel futuro l'offerta turistica cambierà' completamente'', ha spiegato Gnudi ricordando che i numeri del settore sono raddoppiati negli ultimi anni ''e raddoppieranno ancora nei prossimi''.

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